La Cattedrale di Matera è intitolata alla Madonna della Bruna
e a Sant’Eustacchio protettori della città. Essa è stata costruita in stile
Romanico pugliese nel XIII secolo sullo sperone più alto della Civita che
divide i due quartieri Sassi.
La facciata principale, che conserva quasi intatta la sua
forma originaria, è dcaratterizzata dal rosone a sedici raggi, sormontato
dall'arcangelo Michele e con due figure maschili ai lati ed un'altra in basso
che funge da atlante. Il rosone è affiancato da 4 colonnine, mentre dal
frontone scendono altre 12 colonnine pensili, simboleggianti rispettivamente i
4 evangelisti ed i 12 apostoli, sostenute da telamoni. Al centro della facciata
vi è la porta maggiore, chiusa da un arco a tutto sesto con la statua della
Madonna della Bruna nella lunetta. Ai lati della porta vi sono le statue dei
santi Pietro e Paolo, mentre alle estremità della facciata quelle seicentesche
in altorilievo dei santi Eustachio e Teopista.
Nella facciata destra, posta su piazza Duomo, vi sono altre
due porte, delle quali la più caratteristica è quella posteriore, detta
"porta dei leoni" per i due leoni scolpiti nella pietra che la
fiancheggiano accovacciati reggendo le colonne.
Sul lato posteriore sinistro vi è il campanile, coevo alla
chiesa, alto 52 metri ed a quattro piani, di cui tre con bifore ed il quarto
con monofore, sormontato da una piramide di epoca posteriore.
L'interno è a croce latina con tre navate divise tra loro da
arcate a tutto sesto. Esso ha subito numerosi rimaneggiamenti in epoca barocca
con l'aggiunta di stucchi e decorazioni.
Inoltre esso è ricco di opere scultoree e pittoriche di
rilievo tra le quali è pregevole un
affresco bizantino risalente al 1270 della Madonna della Bruna con il Bambino
benedicente con due dita ubicato sull'altare della prima campata della navata
sinistra. In fondo alla navata c'è la cappella dove è situato il presepe in
pietra realizzato dallo scultore Altobello Persio che richiama diversi elementi
propri della città di Matera.
Negli ultimi anni la Cattedrale è stata interessata da
importanti lavori di restauro coordinati e diretti dalla Soprintendenza per i
Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata.
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