Matera è una ridente e moderna città dell’Italia meridionale
di circa 60.000 che si trova nella parte orientale della Basilicata a 401 m
s.l.m. Essa è attraversata dal torrente
Gravina, affluente del Bradano, uno tra i più importanti fiumi della regione,
che scorre in una profonda fossa naturale e ne caratterizza l’intera struttura
dividendola in due fronti uno dove si è in seguito sviluppata la città con i
suoi rioni Sassi e l’altro opposto dove sono visibili gli insediamenti più
antichi che formano il Parco della Murgia materana.
La caratteristica principale che fa di Matera una città
speciale è quella di essere stata abitata senza soluzione di continuità dal Paleolitico
fino ai nostri giorni rappresentando un esempio unico e irripetibile di
integrazione nel tempo tra uomo e territorio.
Matera è nota soprattutto per gli storici rioni Sassi che si
affacciano a strapiombo su questo canyon naturale formato dal torrente Gravina.
La roccia tipica di questo territorio è il tufo, la facilità con cui l’uomo ha potuto lavorarla ha
consentito nei diversi millenni di poter costruire edifici e abitazioni modellandola
e scavando per adattarla alle diverse esigenze dell’uomo.
Originariamente i Sassi di Matera erano un ambiente rupestre
molto simile a quello dove si trova il Parco della Murgia di fronte sull’altro
lato del canyon. Nel corso dei secoli queste sono state inglobate dentro
edifici e fabbricati costruiti fuori terra creando un ricco sistema
architettonico di abitazioni, corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e
giardini. A questo eccezionale sistema corrisponde un altrettanto eccezionale
sistema interno e invisibile esternamente costituito da cisterne, neviere, grotte
cunicoli e sistemi di controllo delle acque, essenziali per la vita e la
ricchezza della comunità.
I quartieri Sassi di Matera sono due, il Sasso Barisano a
nord-ovest
e il Sasso Caveoso a sud.
Al centro si trova la Civita, sperone
roccioso che separa i due Sassi, sulla cui sommità si trovano la Cattedrale ed
i palazzi nobiliari. Insieme formano l'antico nucleo urbano di Matera che ne
costituisce il centro storico.
Dopo aver attraversato le fasi della preistoria la storia di
Matera è stata fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo con la
costruzione di imponenti luoghi di culto tra i quali spiccano le più antiche
Chiese rupestri che testimoniano il passaggio evolutivo dell’uomo dalle fasi
preistoriche al cristianesimo e le più moderne Chiese costruite a partire
dall’epoca medievale fino a tutto il Rinascimento e Barocco.
Successivamente la città ha vissuto numerose vicissitudini
travagliate che l’hanno portata ad essere estremamente povera. Nei rioni Sassi le
abitazioni divennero ben presto anguste e fatiscenti per la mancanza di idonee
condizioni igieniche. Esse erano delle vere e proprie grotte adibite a case
spesso di dimensioni molto piccole abitate da famiglie numerosissime ed inoltre
erano condivise con gli animali considerati importanti per il sostentamento
familiare.
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Interno di un'antica casa nei Sassi |
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale lo scrittore Carlo
Levi, con la sua opera “Cristo si è fermato ad Eboli”, sollevò per la prima
volta in ambito nazionale la questione di Matera città estremamente povera ed
arretrata. Il suo dipinto “Lucania 61”, presentato a Torino per il centenario
dell’Unità d’Italia rappresenta in tutta la loro essenza i valori della cultura
contadina come la fatica e la dignità del lavoro ma denuncia allo stesso tempo
le misere condizioni in cui si era costretti a vivere.
Il leader del partito Comunista Italiano, Palmiro Togliatti, definì
senza mezze misure il capoluogo lucano “Vergogna nazionale“. Nel 1950 il
Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi visitò Matera e subito dopo firmò la
Legge Speciale per lo sfollamento dei Sassi con la quale i materani ebbero
l’opportunità di abbandonare le vecchie case nei Sassi e trasferirsi in nuovi e
moderni quartieri. Ne seguirono diversi decenni di abbandono e degrado, i
materani quasi vollero lasciare alle spalle un passato fatto di vergogna, di
morti per le malattie, di fame e di miseria.
Nel 1993 i Sassi di Matera sono stati riconosciuti Patrimonio
Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, nel 2014 Matera è stata designata Capitale
europea della cultura per il 2019.
Oggi Matera si presenta al mondo come il
fiore all’occhiello dell’Italia meridionale e di tutta la nazione, un esempio
concreto di riscatto sociale per i cittadini di Matera, un tempo imprigionati
nella definizione di “Vergogna nazionale” ed oggi orgogliosi della propria
provenienza e delle proprie origini.
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