giovedì 12 aprile 2018

MATERA E I SUOI SASSI

Matera è una ridente e moderna città dell’Italia meridionale di circa 60.000 che si trova nella parte orientale della Basilicata a 401 m s.l.m.  Essa è attraversata dal torrente Gravina, affluente del Bradano, uno tra i più importanti fiumi della regione, che scorre in una profonda fossa naturale e ne caratterizza l’intera struttura dividendola in due fronti uno dove si è in seguito sviluppata la città con i suoi rioni Sassi e l’altro opposto dove sono visibili gli insediamenti più antichi che formano il Parco della Murgia materana.



La caratteristica principale che fa di Matera una città speciale è quella di essere stata abitata senza soluzione di continuità dal Paleolitico fino ai nostri giorni rappresentando un esempio unico e irripetibile di integrazione nel tempo tra uomo e territorio.

Matera è nota soprattutto per gli storici rioni Sassi che si affacciano a strapiombo su questo canyon naturale formato dal torrente Gravina. La roccia tipica di questo territorio è il tufo, la  facilità con cui l’uomo ha potuto lavorarla ha consentito nei diversi millenni di poter costruire edifici e abitazioni modellandola e scavando per adattarla alle diverse esigenze dell’uomo.

Originariamente i Sassi di Matera erano un ambiente rupestre molto simile a quello dove si trova il Parco della Murgia di fronte sull’altro lato del canyon. Nel corso dei secoli queste sono state inglobate dentro edifici e fabbricati costruiti fuori terra creando un ricco sistema architettonico di abitazioni, corti, ballotoi, palazzi, chiese, strade orti e giardini. A questo eccezionale sistema corrisponde un altrettanto eccezionale sistema interno e invisibile esternamente costituito da cisterne, neviere, grotte cunicoli e sistemi di controllo delle acque, essenziali per la vita e la ricchezza della comunità.

I quartieri Sassi di Matera sono due, il Sasso Barisano a nord-ovest



e il Sasso Caveoso a sud.


Al centro si trova la Civita, sperone roccioso che separa i due Sassi, sulla cui sommità si trovano la Cattedrale ed i palazzi nobiliari. Insieme formano l'antico nucleo urbano di Matera che ne costituisce il centro storico.
Dopo aver attraversato le fasi della preistoria la storia di Matera è stata fortemente caratterizzata dall’avvento del Cristianesimo con la costruzione di imponenti luoghi di culto tra i quali spiccano le più antiche Chiese rupestri che testimoniano il passaggio evolutivo dell’uomo dalle fasi preistoriche al cristianesimo e le più moderne Chiese costruite a partire dall’epoca medievale fino a tutto il Rinascimento e Barocco.

Successivamente la città ha vissuto numerose vicissitudini travagliate che l’hanno portata ad essere estremamente povera. Nei rioni Sassi le abitazioni divennero ben presto anguste e fatiscenti per la mancanza di idonee condizioni igieniche. Esse erano delle vere e proprie grotte adibite a case spesso di dimensioni molto piccole abitate da famiglie numerosissime ed inoltre erano condivise con gli animali considerati importanti per il sostentamento familiare.

Interno di un'antica casa nei Sassi


Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale lo scrittore Carlo Levi, con la sua opera “Cristo si è fermato ad Eboli”, sollevò per la prima volta in ambito nazionale la questione di Matera città estremamente povera ed arretrata. Il suo dipinto “Lucania 61”, presentato a Torino per il centenario dell’Unità d’Italia rappresenta in tutta la loro essenza i valori della cultura contadina come la fatica e la dignità del lavoro ma denuncia allo stesso tempo le misere condizioni in cui si era costretti a vivere.



Il leader del partito Comunista Italiano, Palmiro Togliatti, definì senza mezze misure il capoluogo lucano “Vergogna nazionale“. Nel 1950 il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi visitò Matera e subito dopo firmò la Legge Speciale per lo sfollamento dei Sassi con la quale i materani ebbero l’opportunità di abbandonare le vecchie case nei Sassi e trasferirsi in nuovi e moderni quartieri. Ne seguirono diversi decenni di abbandono e degrado, i materani quasi vollero lasciare alle spalle un passato fatto di vergogna, di morti per le malattie, di fame e di miseria.

Nel 1993 i Sassi di Matera sono stati riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, nel 2014 Matera è stata designata Capitale europea della cultura per il 2019. 


Oggi Matera si presenta al mondo come il fiore all’occhiello dell’Italia meridionale e di tutta la nazione, un esempio concreto di riscatto sociale per i cittadini di Matera, un tempo imprigionati nella definizione di “Vergogna nazionale” ed oggi orgogliosi della propria provenienza e delle proprie origini.

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